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Giovanna Del Magno


<<Lo specchio incrinato
Mi guardo allo specchio ogni mattina, scrutando le piccole imperfezioni che il tempo ha lasciato sul mio viso. La cicatrice sopra il sopracciglio sinistro, eredità di una caduta infantile. Le rughe che si formano agli angoli degli occhi quando sorrido, come piccoli ventagli che raccontano storie di risate e lacrime.
Lo specchio stesso è imperfetto – ha una sottile crepa nell’angolo superiore destro, risultato di un trasloco maldestro. A volte penso di sostituirlo, ma poi mi rendo conto che quella crepa è diventata parte della mia routine quotidiana, come le macchie di caffè sulla tovaglia della colazione o il cigolìo della porta del bagno.
Mia madre diceva sempre che la perfezione è nemica della felicità. Non la capivo da giovane, quando inseguivo un’ideale di bellezza impossibile, quando ogni piccolo difetto mi sembrava una montagna insormontabile. Ora, a quarantadue anni, guardo le mie mani con le nocche leggermente ingrossate dall’artrite precoce, le dita che hanno accarezzato, cucinato, digitato, amato, e vedo in loro una bellezza che va oltre l’estetica.
Stamattina ho fotografato lo specchio incrinato, con il mio riflesso frammentato dalla crepa. L’ho fatto per ricordarmi che siamo tutti come questo specchio: imperfetti, segnati, ma ancora perfettamente in grado di riflettere la luce. Le nostre imperfezioni non sono difetti da correggere, ma segni di una vita vissuta, testimoni silenziosi del nostro passaggio nel mondo.
E forse è proprio in queste imperfezioni che si nasconde la vera bellezza del quotidiano – non nella perfezione artificiale delle riviste patinate, ma nei piccoli segni che il tempo e la vita lasciano su di noi, rendendoci unici, veri, umani >>
Giovanna Del Magno

ARTISTA DEL GIORNO: 24.02.2025

Il tema “imperfetto” spinge a riflettere sul valore intrinseco di ciò che non corrisponde ai canoni tradizionali di perfezione. È un invito a osservare e documentare gli aspetti del mondo che, pur non essendo perfetti, portano con sé un significato profondo. Una crepa in un oggetto non è solo un difetto, ma una testimonianza del tempo e dell’uso. Un volto segnato da rughe racconta storie, esperienze, una vita vissuta. Questo concorso rappresenta un esercizio di osservazione critica, incoraggiando i partecipanti a cogliere dettagli spesso ignorati e a rivalutare il rapporto tra forma e contenuto. L’obiettivo è dimostrare come l’imperfezione, lungi dall’essere un limite, possa essere una fonte di bellezza e autenticità, capace di suscitare emozioni e interrogativi profondi.