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Gabriela Diana BOHNSTEDT GAVRILAȘ

ARTISTA DEL GIORNO 09/04/2024

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Queste foto rappresentano una parte della storia della città di Oradea che ha costruito una fortezza esagonale. Questa fortezza fu menzionata nel 1241 dal magistrato Rogerius nel poema “Carmen miserabile” dove descrive la cattura e l’incendio della fortezza di Oradea durante l’invasione mongola.
Sulla fondazione dell’antico edificio nel 1241, si susseguirono numerosi restauri della fortezza di Oradea, l’attuale forma esagonale fu restaurata nel XIV secolo. Il recinto era irregolarmente fiancheggiato da torri e dotato di merlature; la porta protetta da due massicce torri. Queste foto sono state scattate all’interno della cittadella di Oradea prima del suo restauro.
La Facoltà di Arti Visive ha operato in questo edificio fino al 2011. Pertanto, questo spazio ha acquisito una profonda connotazione culturale, soprattutto per gli artisti locali di Oradea, che hanno valorizzato l’ambiente architettonico di questa bellissima fortezza attraverso varie creazioni.
Le foto scattano un montaggio di frammenti reali specchiati nello specchio. Il miraggio del rispecchiamento evidenzia dettagli apparentemente insignificanti, dettagli che abbelliscono lo spazio della cittadella. In queste due foto i dettagli vegetali sono complementari alla robusta architettura dell’edificio, il cielo azzurro e i frammenti spezzati nell’immagine riflettono un punto personale di visione sul passato culturale, urbano e contemporaneo.

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Gabriela Diana BOHNSTEDT GAVRILAȘ

Le geometrie urbane rappresentano un affascinante campo di indagine, che svela la complessità e l’armonia insita nella struttura delle nostre città, che ci consente di osservarle da un punto di vista privilegiato, alla ricerca di una visione fotografica. L’idea di fondo è quella di esplorare la città nella sua interezza, muovendosi costantemente tra la visione d’insieme e gli infiniti dettagli che la compongono. Questo consente di rivelare affinità sorprendenti tra il particolare e il totale, quasi in una configurazione frattale: in ogni angolo della città si nasconde infatti una geometria unica, un gioco di forme, colori e texture che si ripetono sia nei grandi panorami urbani che nei dettagli più nascosti e a volte trascurati, ma degni di essere indagati.

Le immagini presentate rappresentano una coppia che muove dal totale al particolare: una delle due mira a catturare l’essenza complessiva della città, offrendo uno sguardo panoramico, sinottico e inclusivo, l’altra prova invece a svelare particolari intriganti, più personali, o dettagli dove la geometria urbana si manifesta in maniera più intima allo sguardo. Possiamo quindi provare a intuire la relazione visiva tra queste due prospettive, coi loro richiami reciproci, con le citazioni che viaggiano nei due sensi, con ripetizioni della stessa geometria in scala diversa, in definitiva connettendo la vastità della città con la sua intricata ricchezza di dettagli.