Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte,né per mare né per terra: per esempio, la guerra.
(Gianni Rodari)
There are things never to be done, neither by day nor by night, neither by sea nor by land: for example, war.
(Gianni Rodari)
Artisti: Alberto Maria Maderna, Aleksandra Erderljan, Alessandro Bombardini, Alessia Brozzetti, Alma Islambegovic, Andrea Margheriti, Andreina Argiolas, Anna Epis, Antonella Prota Giurleo, Antonio Eusebio, Antonio La Malfa, Antonio Marciano, Antonio Sassu, Barbara Crimella, Cadi Salama, Calogero Marrali, Calogero Tuzze’, Claudio Parentela, Claus (Claudia Lauro), Cristina Cattaneo, Cristina De Marchi, Davide Di Taranto, Domenico Severino, Eleonora Pullano, Elidon Mucaj, Elvira Vera Mauri, Erika Riehle, Fran Forman, Frances Crocetti, Francesco Lasalandra, Gabriela Diana Gavrilas, Gerardo Marzullo, Giada Fioramonti, Gian Paolo Ciurlo, Gianluca Centrone, Gianna Maria Pesce, Giuliano Cotellessa, Giuseppe D’Alia, Ilaria Dolino, Leo Nilde Carabba, Lia Battaglia, Luca Biondi, Luca Squarcialupi, Luigi Caiffa, Marcella Zardini, Marco Bellomi, Marco Lamanna, Margherita Calzoni, Maria Elena Borsato, Maria Sabina Segatori, Marianna Mendozza, Mariano Bellarosa, Marilde Magni, Marta Idda Maryse Marconi, Me and Jesus (Salvatore Palazzo), Meliha Druzic, Michele Cutrano, Mirta Caccaro, Nadia Magnabosco, Nadia Sabbioni, Olga Vanoncini, Ornella Garbin, Paolo Camplone, Paolo Chirco, Paolo Ollano, Patrizia Pecorella, Roberto Contini, Rosa Maria Taffaro, Rosalba Cutrano, Rosanna Giani, Ruggero Maggi, Santina Chirulli, Santo Giunta, Sebastiana Vitello, Simona Vajana, Stefania Recalcati, Stefano Vitellaro, Tijana Kojic, Tiziana Rosmini, Valentina Berna Berionni, Valentina Majer, Veronica Menni, Vincenzo Inrgascì, Vincenzo Todaro.
Quando abbiamo deciso di lanciare l’iniziativa di No war, please! eravamo in dubbio: il rischio quando si sceglie un tema così ampiamente dibattuto è sempre quello di cadere nella facile tentazione del qualunquismo, del pacifismo pronto all’uso, acritico e generico, di non contribuire seriamente al dibattito.
Per contro, ci sembrava necessario, per la prima occasione in cui un’iniziativa di microbo.net si spostava dal non-luogo per eccellenza, la Rete, a luoghi fisici, non occuparci di un tema “qualsiasi”, ma di chiedere agli artisti di confrontarsi con un tema importante, pesante, per il quale valesse la pena impegnarsi. Per andare oltre questa contraddizione abbiamo deciso di seguire la via tracciata da una bellissima frase di Gianni Rodari, che permettesse a tutti di orientarsi in un tema così spinoso, richiamandosi all’atteggiamento dei bambini – a cui Rodari ha dedicato tutta la sua vita di scrittore – che nascono naturalmente bendisposti verso i propri simili, naturalmente disposti all’amicizia, naturalmente contrari alla guerra (di cui, peraltro, sono poi le vittime più deboli e più indifese).
Con l’occhio del bambino possiamo osservare il multiforme collage di No war, please!: ogni artista ha saputo dare il proprio contributo, e tali contributi, così eterogenei, trovano una inattesa armonia nel tutto (dis)organizzato che è possibile osservare nella mostra. Si ha la sensazione che ci siano richiami tra le opere, che si stia osservano un organismo dalle molte parti, talvolta contraddittorie nelle forme, ma assolutamente consonanti nella sostanza: non è un urlo disperato quello di No war, please! ma un messaggio di speranza, trasmesso in linguaggi artistici differenti, che ci sembrano ripetere, con Rodari “Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte né per mare né per terra: per esempio, la guerra”
A cura di Anna Epis e Aldo Torrebruno | microbo.net
Allestimento di Anna Epis e Lorenzo Argentino
Circolo culturale Bertolt Brecht
Lunedì 7 giugno alle ore 18.00
La mostra resterà aperta dal martedì al giovedì
dalle ore 17 alle ore 19 fino al 24/06/2010
Ingresso libero
Circolo Culturale Bertolt Brecht – Spazio 4/Via Giovanola 19/C – Milano