{"id":13011,"date":"2020-04-14T02:00:00","date_gmt":"2020-04-14T00:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.microbo.net\/?p=13011"},"modified":"2020-04-04T18:20:26","modified_gmt":"2020-04-04T16:20:26","slug":"simonetta-rossetti-2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.microbo.net\/2020\/04\/simonetta-rossetti-2\/","title":{"rendered":"Simonetta Rossetti"},"content":{"rendered":"\n

14.04.2020<\/h2>\n\n\n\n
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Cos\u00ec l’artista presenta il proprio lavoro:<\/p>\n\n\n\n

<< Si tratta di un lavoro sul tema del tempo, del tempo perso, dei tempi morti e di tutte quelle declinazioni insolite che sappiamo attribuire a questo “bene finito” di cui disponiamo. Dalla scatola dei tesori di un orologiaio sono stati recuperati i quadranti senza lancette, “senza tempo”, di vecchi orologi da polso, poi riallestiti e reinterpretati di volta i volta attraverso piccoli allestimenti immortalati nello scatto fotografico, sempre relazionati al mondo vegetale<\/em> >><\/p>\n\n\n\n

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La velocit\u00e0 con cui il tempo scorre per ciascuno di noi, che ovviamente \u00e8 un concetto diverso dal matematico scorrere dei secondi che si succedono uno uguale all\u2019altro, richiama la differenza tra tempo e durata, di bergsoniana memoria. Da un lato infatti abbiamo il tempo della scienza, osservabile, misurabile, analitico, certo, ma anche asettico nel suo succedersi concatenato; dall\u2019altro quel coacervo di sensazioni e stati mentali, che ognuno di noi vive non in maniera sequenziale e matematicamente scomponibile, ma come un continuo fluire, sulla cui velocit\u00e0 percepita \u00e8 enorme l\u2019influsso dello stato psichico di ciascuno. Lo stesso evento, che il tempo misura come identico, pu\u00f2 avere durata estremamente differente per ciascun essere umano che abbia occasione di viverlo: a volte pochi minuti sembrano un\u2019eternit\u00e0 che non vuole saperne di passare e il tempo sembra letteralmente sospeso, altre volte intere ore volano via, senza che ne abbiamo percezione, convinti che siano passati pochi attimi. Ognuno di noi ha avuto esperienza di questa differenza, che rappresenta uno dei grandi misteri dell\u2019uomo e della sua mente: il tempo che cerchiamo costantemente di ingannare finisce sempre per ingannare noi, allontanandosi praticamente sempre, nella percezione di ognuno, dal semplice dato misurabile. Bergson concludeva che la durata \u00e8 l\u2019unico tempo che esiste per ciascuno di noi: sicuramente \u00e8 l\u2019unico che possiamo percepire direttamente, per il quale non abbiamo bisogno di astrazione \u2013 come invece accade col tempo della scienza \u2013 per misurare ogni singolo attimo.<\/p>\n\n\n\n

Curatela
Anna Epis e Aldo Torrebruno
microbo.net<\/p>\n\n\n\n

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