{"id":12516,"date":"2019-06-12T00:55:20","date_gmt":"2019-06-11T22:55:20","guid":{"rendered":"https:\/\/www.microbo.net\/?p=12516"},"modified":"2020-03-30T18:52:11","modified_gmt":"2020-03-30T16:52:11","slug":"caterina-zucchi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.microbo.net\/2019\/06\/caterina-zucchi\/","title":{"rendered":"Caterina Zucchi"},"content":{"rendered":"

\"\"<\/a>Caterina Zucchi Studiozero-vetro
Wunderkammern effimere<\/h2>\n

Caterina Zucchi Studiozero-vetro \u00e8 uno dei due vincitori scelti da microbo.net tra tutti i partecipanti all\u2019iniziativa Ri-definire il gioiello VII, appuntamento annuale curato da Sonia Patrizia Catena.<\/span><\/p>\n

L\u2019artista lavora il vetro di Murano, innovando questo materiale e questa tecnica, solitamente molto tradizionali, grazie alla propria ricerca sulle forme e a un processo creativo costruito sulle solide basi di una memoria antica – non a caso per un anno si \u00e8 formata in una bottega presso un mastro vetraio – ma al contempo pi\u00f9 vicino alla sensibilit\u00e0 contemporanea, in cui giocano un ruolo fondamentale sia l\u2019ironia sia una sorta di costruzione ludica con chi indossa i gioielli, con cui si crea un rapporto molto stretto, quasi di ri-creazione. <\/span><\/p>\n

Il lavoro dell\u2019artista \u00e8 centrato sul concetto di forma ed \u00e8 affascinante pensare a questi gioielli nell\u2019ottica della dialettica aristotelica tra forma e sostanza, strettamente correlata a quella tra potenza e atto: la materia contiene in s\u00e9 la potenzialit\u00e0 della forma che andr\u00e0 ad assumere, il vetro di Murano che viene utilizzato per le collane, i bracciali e tutte le creazioni \u00e8 la potenzialit\u00e0 che diviene atto nel momento in cui la designer li crea.<\/span><\/p>\n

L\u2019atto creativo diviene cos\u00ec per Caterina Zucchi un istante di urgenza realizzativa e creatrice, che pu\u00f2 essere continuamente modificato, fino all\u2019ultimo momento, seguendo l\u2019ispirazione, nella ricerca di forme armoniche pi\u00f9 che di forme perfette, capaci di integrarsi nell\u2019ambiente circostante e con le altri parti che lo compongono e infine con chi \u00e8 destinato a indossarle. <\/span><\/p>\n

La collana presentata a Ri-definire il gioiello \u00e8 \u201c1 X 10\u201d, gioiello capace di tradurre in vetro e argento colori e volumi al contempo, paradossalmente, spigolosi e sinuosi. Forma e colore prendono il sopravvento sulla materia e si impongono alla vista grazie ai contrasti intrinseci che riescono ad evidenziare.<\/span><\/p>\n

Anche nel caso della collana \u201cAutunno\u201d, sono i colori a giocare un ruolo chiave, richiamando il tema attraverso le macchie che rimandano alla stagione e che contraddistinguono le singole perle di vetro che la compongono, in altri casi, come per la \u201cCollana baffuta\u201d, si tratta davvero di echi della forma richiamata dal nome, di grande ironia. Questo concetto, questa capacit\u00e0 di stimolare la fantasia e di creare un rapporto ludico ritorna nella collana \u201cCome la metti la metti\u201d, in cui viene offerta a chi indossa il gioiello la possibilit\u00e0 di scegliere direzione e verso in cui portarlo: un ulteriore grado di libert\u00e0, regalato dalla designer a chi vive il bijou, che quindi diventa in un certo senso co-creatore, nel momento in cui accorda al proprio stato d\u2019animo o alla propria personalit\u00e0, il modo in cui indossarlo.<\/span><\/p>\n

Il rapporto con chi indossa diventa ancora pi\u00f9 stretto in \u201cMessaggi privati\u201d, in cui i messaggi vengono al contempo nascosti e mostrati, protetti dal vetro che li rende visibili, ma al contempo inaccessibili. Cos\u00ec si crea un particolare legame affettivo tra il gioiello e la persona, mediato dalle parole e dalle emozioni che portano con s\u00e9, da ci\u00f2 che esiste ma non \u00e8 esplicitato e che pu\u00f2 essere letto e s-velato solo attraverso un processo di trasformazione e di rottura, che significherebbe per\u00f2 distruzione della forma originaria, con conseguente perdita anche della magia del rapporto tra le parole e il mondo circostante. Il processo creativo, in questo caso, dimostra la propria ineluttabilit\u00e0, il percorso da materia a forma, cos\u00ec come quello da atto a potenza ha un solo verso, non consente di tornare indietro: il richiamo \u00e8 alla struttura stessa dell\u2019intero universo, che procede verso l\u2019entropia e che non consente di ricreare l\u2019ordine una volta che questo \u00e8 stato distrutto.<\/span><\/p>\n

Il fascino di questi gioielli \u00e8 da ricercare quindi nel rapporto tra forma e sostanza, tra atto e potenza e in ultima analisi nella simbiosi, al contempo ironica e ludica con chi li indossa, che diviene quindi contatto biunivoco e bidirezionale.<\/span><\/p>\n

Aldo Torrebruno<\/p>\n


<\/span>\"vernice\"<\/span><\/p>\n

Luned\u00ec 17 giugno, h 19
Spazio espositivo microLive @Circuiti Dinamici
Via Giovanola, 21\/c Milano
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Wunderkammern effimere
<\/span>Curatela | Anna Epis e Aldo Torrebruno
Presentazione | Aldo Torrebruno
Coordinamento | Sonia Patrizia Catena
Allestimento | Lorenzo Argentino
Partners | microbo.net | Ri-definire il Gioiello | Circuiti Dinamici Milano<\/p>\n

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