BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-// - ECPv6.0.4//NONSGML v1.0//EN CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-ORIGINAL-URL:https://www.microbo.net X-WR-CALDESC:Eventi per REFRESH-INTERVAL;VALUE=DURATION:PT1H X-Robots-Tag:noindex X-PUBLISHED-TTL:PT1H BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome BEGIN:DAYLIGHT TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST DTSTART:20160327T010000 END:DAYLIGHT BEGIN:STANDARD TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 TZNAME:CET DTSTART:20161030T010000 END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST DTSTART:20170326T010000 END:DAYLIGHT BEGIN:STANDARD TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 TZNAME:CET DTSTART:20171029T010000 END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST DTSTART:20180325T010000 END:DAYLIGHT BEGIN:STANDARD TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 TZNAME:CET DTSTART:20181028T010000 END:STANDARD END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20180604 DTEND;VALUE=DATE:20180611 DTSTAMP:20240506T235407 CREATED:20180507T233614Z LAST-MODIFIED:20180717T172716Z UID:11188-1528070400-1528675199@www.microbo.net SUMMARY:Sara Tuscano DESCRIPTION:  \nLa descrizione di un attimo\nIl titolo della mostra di Sara Tuscano è una citazione dei Tiromancino\, che dà anche titolo all’album più noto della band\, una canzone malinconica e capace di fermare un momento\, di farcelo ammirare nell’unità di tempo minima\, di collocarlo al di fuori dal fluire del tempo\, in una dimensione differente. Le immagini sono scatti urbani in cui la giovane fotografa coglie geometrie\, simmetrie\, cattura momenti in cui il rapporto tra spazio urbano e chi lo vive riesce a creare situazioni evocative\, intrecci di linee\, momenti che stanno per accadere\, lasciandoci ammirare la perfezione delle forme o portandoci a chiederci quale sia il contesto temporale da cui il particolare attimo è stato estratto\, cosa stia per accadere o cosa sia accaduto poco prima\, generando il momento che ammiriamo. Protagonisti delle foto sono sia le architetture\, che vengono fotografate nella loro linearità\, alla ricerca di spazi netti\, puliti\, d’impatto geometrico\, sia le persone che le vivono\, catturate in momenti molto precisi\, scegliendo con cura l’attimo da fermare per realizzare la scena. In linea generale sembra quasi che il desiderio e la capacità dell’artista di catturare l’intervallo temporale giusto porti i protagonisti\, inconsapevolmente\, a creare gli attimi che poi la fotografia immortala\, a disporsi secondo le linee migliori\, a comporre a loro volta configurazioni di forme simmetriche o a integrarsi alla perfezione con ciò che li circonda. Si tratta quasi di un dialogo tra fotografa e soggetti\, in cui\, come recita la canzone che dà titolo alla mostra si ha la “…sensazione che in un attimo\, qualunque cosa pensassimo in due\, poteva succedere” \nAldo Torrebruno \n– \nCosì definisce il proprio lavoro: “Mi attraggono principalmente due cose quando scatto: le persone e le architetture. Mi piace fotografare la gente che vedo per strada\, immortalare la loro espressione\, cercare di inquadrare il soggetto in modo da armonizzarlo con lo spazio che lo circonda. Tendo a creare simmetrie\, a volte volutamente imperfette\, affascinata dalla precisione degli edifici e dal diverso aspetto che possono assumere in base alla situazione che si viene a creare quando scatto\, in quel preciso istante. È come se fosse una sfida quella di catturare il momento esatto in cui i soggetti creano un’immagine perfetta con il loro sfondo. L’irripetibilità dell’istante e il fatto di cogliere ciò che in quel attimo ti viene regalato sono ciò che che mi affascina di più di quest’arte”. \n\n\n\n\n\n\n\n\n  \n  \nLOCANDINA  HD\nWunderkammern effimere\nCuratela | Anna Epis e Aldo Torrebruno\nPresentazione | Aldo Torrebruno\nAllestimento | Anna Epis e Lorenzo Argentino\nPartners | microbo.net | Circuiti Dinamici Milano \n  \nIn occasione di Milano Photo Week\, la mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle 18 alle 21\, fino a domenica 10.06.2018 URL:https://www.microbo.net/event/sara-tuscano-2/ LOCATION:microLive @Circuiti Dinamici Milano\, via Giovanola 19/c - 21/c\, Milano\, 20142\, Italia CATEGORIES:microLive,Wunderkammern effimere ATTACH;FMTTYPE=image/png:https://www.microbo.net/wp-content/uploads/2018/05/Schermata-2018-05-08-alle-01.09.31.png END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20170212 DTEND;VALUE=DATE:20170225 DTSTAMP:20240506T235407 CREATED:20170206T134030Z LAST-MODIFIED:20170213T153311Z UID:8491-1486857600-1487980799@www.microbo.net SUMMARY:L'Ultima Milano DESCRIPTION:PH Cristina Askandr . Eleonora Campagnoni . Sofia Carnevale . Sara Capozio . Alice Cavicchio . Virginia De Carli . Safwa Moheb El Haddad . Marwa El Sawalhi . Beatrice Innaro . Giulia Loconte . Daniele Magherini . Eva Malaj . Bianca Mannino . Sara Marini . Giulia Nero . Viola Nobile . Beatrice Raffaele . Tiziano Rigillo . Paola Romieri . Matteo N. Santoruvo . Luca Sisto .  Sara Tuscano . Davide Vailati \nVERNICE Domenica 12.02.2017 h 18\nCURATELA Anna Epis e Giovanni Stimolo\nALLESTIMENTO Lorenzo Argentino \n \nCatalogo in mostra \n\n \n.\nIl Laboratorio Fotografico indaga la Milano che è cambiata negli ultimi 15-20 anni e che prosegue il proprio cambiamento sotto i nostri occhi\, offrendoci i diversi punti di vista dei giovani fotografi che con essa si sono confrontati e continuano a confrontarsi. \nL’idea di fondo è quella di partire dall’architettura\, per poi lasciarsi trasportare da una sensazione visiva\, da indagare a fondo all’interno di un percorso che tocca diversi luoghi\, seguendo la suggestione originaria. Può trattarsi dell’analisi dei volumi\, del rapporto pieno-vuoto\, di una ricerca delle trasparenze o di particolari cromìe\, o ancora del rapporto tra spazi dell’abitare e persone che vivono questi spazi\, che li attraversano\, li utilizzano e con essi interagiscono. \nQuesta ricerca della sensazione visiva si muove attraverso diversi luoghi metropolitani\, differenti per forme\, stili di vita\, rapporto tra ambiente costruito e ambiente naturale\, tipologia di abitanti e visitatori\, alla ricerca del filo rosso che ciascun fotografo ha scelto di seguire in contesti nuovi e situazioni diverse\, accumunati dai mutamenti che hanno conosciuto o stanno affrontando tutt’ora. Ogni partecipante al laboratorio ha però dovuto affiancare all’istinto che lo portava a inseguire la propria sensazione anche una buona dose di razionalità: per molti degli studenti si è trattato della prima volta in cui si sono dovuti confrontare con le peculiarità e gli orizzonti di senso del linguaggio delle immagini fotografiche\, per la prima volta sono stati chiamati a non premere il pulsante di scatto sulla semplice scorta del momento emotivo\, ma a ragionare sulla composizione dell’inquadratura\, su come ogni elemento compreso nella porzione di mondo che l’obiettivo inquadra dovesse avere un senso ben preciso e avere determinate caratteristiche. Il laboratorio non è e non vuole essere un’occasione per imparare come utilizzare a livello tecnico la macchina fotografica\, ma è piuttosto incentrato sul linguaggio mediale di questo mezzo espressivo: non è il mezzo tecnico (che in molti casi è estremamente variegato) a fare la differenza\, ma il significato che ognuno ha dovuto imparare ad attribuire ad ogni scatto e al percorso che si componeva mano  a mano che il lavoro proseguiva. Questa occasione di apprendimento attivo e situato ha offerto anche ai giovani fotografi l’occasione di osservare la propria città\, Milano\, con uno sguardo diverso\, di riflettere sui vari cambiamenti che ne hanno mutato e ne continuano a mutare il volto e sull’evoluzione del paesaggio e dello scenario urbano. Il lavoro svolto vede una tappa importante nella realizzazione della mostra e di questo catalogo\, ma è tutt’altro che terminato: gli incontri sul territorio proseguono e lasciano la propria traccia virtuale in progress attraverso un sito web (http://ultimamilano.wordpress.com) dove trovano spazio i nuovi scatti che vengono realizzati. Si tratta forse dell’elemento maggiormente interessante dell’intera operazione\, che permette ai ragazzi di continuare il lavoro di osservazione e studio della realtà che li circonda e di conseguenza di interagire con chi\, come tutti noi\, questi spazi li abita e li vive\, permettendo\, come spesso avviene quando si hanno occasioni di apprendimento autentico\, di confrontarsi col mondo reale\, utilizzando linguaggi\, modi di pensare e di agire propri del dominio che si è deciso di indagare. E’ sicuramente questo il valore più alto e d’interesse dell’intero Laboratorio\, il vero momento di crescita e confronto col mondo esterno\, che permette agli studenti di aprirsi al territorio in cui agiscono\, comprendendolo più a fondo\, in un percorso di sempre maggiore consapevolezza. \nAnna Epis \n.\nQuesto progetto è stato realizzato dagli studenti del Liceo Marconi\, coinvolti nelle attività di Alternanza scuola-lavoro che si prefigge l’obiettivo di integrare saperi didattici con saperi operativi sviluppando competenze sociali\, comportamentali e di cittadinanza attiva. \nGli studenti hanno così avuto l’opportunità di promuovere il senso di responsabilità nei confronti del lavoro da svolgere e degli impegni presi\, di imparare a verificare il grado di autonomia nel gestire le attività\, di mettere in gioco conoscenze\, competenze e capacità acquisite durante il percorso scolastico in un contesto diverso che offre l’occasione di sperimentare la complessità dei modelli culturali\, sociali e organizzativi della realtà territoriale in cui opera il liceo. \nMoira Tagliafico \n.\nVERNICE URL:https://www.microbo.net/event/ultimamilano/ LOCATION:microLive @Circuiti Dinamici Milano\, via Giovanola 19/c - 21/c\, Milano\, 20142\, Italia CATEGORIES:microLive ATTACH;FMTTYPE=image/png:https://www.microbo.net/wp-content/uploads/2017/01/Schermata-2017-01-16-alle-16.54.31.png END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20160222 DTEND;VALUE=DATE:20160305 DTSTAMP:20240506T235407 CREATED:20160212T090054Z LAST-MODIFIED:20180717T172901Z UID:7600-1456099200-1457135999@www.microbo.net SUMMARY:Sara Tuscano DESCRIPTION:Le vite degli altri\n\nRacconto fotografico di Sara Tuscano\n \nSara Tuscano è una giovanissima fotografa che si affaccia al mondo con uno sguardo che sorprende per freschezza\, talento e capacità di incuriosirci. Il suo racconto fotografico ama indugiare sullo sguardo degli estranei e su particolari situazioni quasi di cortocircuito artistico. Da un lato l’interesse per le vite altrui\, l’attimo in cui lo sguardo della fotografa si posa su una persona\, in un dato momento\, fissando un istante della sua vita il cui contesto spazio-temporale ci è necessariamente ignoto: proprio questo non sapere perché abbia stimolato la curiosità della fotografa\, perché la scelta sia caduta proprio su quell’istante genera in noi una catena di curiosità e di interrogativi destinati a rimanere senza risposta\, quasi che il flusso eracliteo delle vite degli altri venga fissato per sempre dallo scatto dell’otturatore. \nL’altro tema che attraversa l’intera mostra\, comunque strettamente legato al tema principale\, è quello che informa il particolare set di immagini di persone che ammirano opere d’arte in vari musei: in questo caso è chiarissimo il contesto in cui lo sguardo di Sara si fissa sui suoi soggetti\, ma affascina il vero e proprio cortocircuito che viene messo in gioco. E’ un’operazione artistica\, infatti\, osservare persone che a loro volta osservano le opere\, come in un gioco di specchi\, cercando di fissare le loro sensazioni\, le loro azioni\, il loro reagire all’opera piuttosto che a quel particolare ambiente che è il museo: in questo caso al gioco tra fotografa\, soggetto e spettatore si intrecciano ulteriori piani\, come il rapporto tra l’opera d’arte che i soggetti ammirano e tutti gli altri attori coinvolti (noi compresi!)\, ma anche come il rapporto tra i diversi soggetti\, casualmente riuniti in un dato momento\, pianeti indipendenti che gravitano attorno alla medesima opera d’arte. Forse i pochi secondi in cui l’obiettivo fotografico li coglie assieme\, sono gli unici momenti in cui le vite delle signore orientali e quelle delle ragazze in gita scolastica alle loro spalle si incroceranno\, chissà…e forse nessuno di loro saprà mai di essere divenuto oggetto d’indagine per l’obiettivo di Sara. \nIn tutti i casi è impossibile non restare affascinati da come questa fotografa sappia prendere le vite di perfetti sconosciuti\, fissarne un istante\, e renderle protagoniste del suo racconto\, facendole incrociare anche con il nostro sguardo\, stimolando la nostra curiosità\, raccontandoci un infinitesimale brano delle loro storie.  \n \nCuratela | Anna Epis e Aldo Torrebruno\nPresentazione | Aldo Torrebruno\nAllestimento | Anna Epis e Lorenzo Argentino \nAssociazione Circuiti Dinamici\nVia Giovanola 19/c e 21/c Milano (MM2 Abbiategrasso)\nVernice: 22 febbraio h 18 \nApertura: fino al 4 marzo 2016 nei giorni di giovedì\, venerdì e sabato h 17-19 \n\n\n\n \n  URL:https://www.microbo.net/event/saratuscano/ LOCATION:microLive @Circuiti Dinamici Milano\, via Giovanola 19/c - 21/c\, Milano\, 20142\, Italia CATEGORIES:microLive ATTACH;FMTTYPE=image/png:https://www.microbo.net/wp-content/uploads/2016/02/tuscano.png END:VEVENT END:VCALENDAR