BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-// - ECPv6.0.4//NONSGML v1.0//EN CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-ORIGINAL-URL:https://www.microbo.net X-WR-CALDESC:Eventi per REFRESH-INTERVAL;VALUE=DURATION:PT1H X-Robots-Tag:noindex X-PUBLISHED-TTL:PT1H BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome BEGIN:DAYLIGHT TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST DTSTART:20130331T010000 END:DAYLIGHT BEGIN:STANDARD TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 TZNAME:CET DTSTART:20131027T010000 END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST DTSTART:20140330T010000 END:DAYLIGHT BEGIN:STANDARD TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 TZNAME:CET DTSTART:20141026T010000 END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST DTSTART:20150329T010000 END:DAYLIGHT BEGIN:STANDARD TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 TZNAME:CET DTSTART:20151025T010000 END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST DTSTART:20160327T010000 END:DAYLIGHT BEGIN:STANDARD TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 TZNAME:CET DTSTART:20161030T010000 END:STANDARD END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT DTSTART;TZID=Europe/Rome:20161002T183000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20161002T203000 DTSTAMP:20240507T231832 CREATED:20160927T180406Z LAST-MODIFIED:20160927T180524Z UID:8141-1475433000-1475440200@www.microbo.net SUMMARY:Proiezione video | La città silente & i luoghi del silenzio DESCRIPTION:Domenica 2 ottobre\, dalle ore 18.30 alle ore 20.30\nPROIEZIONE VIDEO \nLa città silente & i luoghi del silenzio\n A. François Medolago\, Agata Chiusano\, Agata Ivana Sorgi\, Alessandro Berbenni\, Alessandro Traina\, Alessia Conter\, Alessio Larocchi\, Alex Sala\, Alexander Terragno\, Amedeo Parardisi\, Andrea D’Addario\, Andreina Argiolas\, Andrzej Walkusz\, Angelo Pacifico\, Anna Argentino\, Annalisa Mori\, Antonella Agnello\, Antonella Guidi\, Antonella Iovinella\, Antonio Buonocore\, Antonio Patanè\, Antonio Prochilo\, Barbara Belfiore\, Barbara Crimella\, Boris Squarcio\, Calogero Carbone\, Carla Montalto\, Chiara Barea\, Chiara Mazzeri\,  Claudia D’Anna\, Claudia Margadonna\, Claudia Profeta\, Claudio Parentela\,  Cristina Biella\, Cristina Cattaneo\, Damiano Oldoni\, Daniele D’Antoni\, Diego Valentinuzzi\, Domenico Severino\, Donatella Sarchini\, Edoardo Mulas\, Elena Salvadori\, Eleonora Valguarnera\, Elisa Santoro\, Emanuele Ubaldi\, Enrico Carboni\, Eva Buczma\, Fabrizio Bellanca\, Fabrizio Fabbroni\, Fabrizio Melodia\, Francesca De Pieri\, Francesco Lasalandra\, Francesco Nucciotti\, Gabriela Diana Bohnstedt Gavrilaș\, Gianni Mazzesi\, Giorgio Scotti\, Giovanna Caricato\, Giovanni Asmundo\, Giovanni Bartolozzi\, Giovanni Greco\, Giovanni Tagliavini\, Giuseppe Maino\, Giuseppina Gravina\, Giuseppina Pieragostini\, Graziana Giunta\, Graziano Romanelli\, Hi̇lal Turşoluk\, Isabella Giannone\, Ivana Urso\, Izabella Teresa Kostka\, Katarzyna Buczma\, Ksenija Kovacevic\, Lamberto Caravita\, Laura Cristin\, Linda Paoli\, Lino Budano\, Liu Runqi\, Loris Bagnara\, Luca Barlocci\, Luca Migliore\, Lucilla Campioni\, Luisa Caeroni\, Manuele Moriconi\, Marcello Aguiari\, Marco Bevilacqua\, Marco Guidi\, Maria Berenato\, Maria Elena Danelli\, Maria Grazia Galatà\, Maria Grazia Lunghi\, Mariacarla Taroni\, Marianna Ielapi\, Mario Glorioso\, Marisa Bellini\, Marisa Maffei\, Martha Baggetta\, Massimiliano Carboni\, Massimo Falsaci\, Massimo Scalia\, Massimo Spiga\, Mattia Biondi\, Maya Lòpez Muro\, Meral Ağar\, Michela Lasalandra\, Milena Ingrasci\, Mirek Antoniewicz\, Mirko Lamonaca\, Mirta Caccaro\, Nicola Bertoglio\, Nicoletta Guerrina\, Otto Di Paolo\, Paola Rezzonico\, Paola Trentavizi\, Paola Zorzi\, Paolo Chirco\, Paolo Ollano\, Paolo Volta\, Patrizia Cau\, Patrizia Nicolini\, Piergiorgio Vergani\, Raffaella  Dal Toso\, Raffaella Di Vaio\, Raúl De Leön\, Riccardo Catalani\, Riccardo Sanesi\, Roberta Sirignano\, Roberta Toscano\, Roberta Vasselli\, Roberto Scala\, Rosângela Aparecido da Conceição\, Rudy Piccinni\, Sabina Segatori\, Sabrina Danielli\, Salvatore Petrilli\, Salvatore Uccello\, Santina Chirulli\, Sara Materazzi\, Sebastiano Garilli\, Serena Pucci\, Serena Rossi\, Serena Tani\, Sergio Bellotto\, Shivkumar KV\, Silvano Ceccherini\, Silvia Dalla Dea\, Silvia Iuliucci\, Simone Ridi\, Stefania Grasso\, Stefania Piccioni\, Tiziana Di Bartolomeo\, Türkan Elçi\, Ugo Vallarino\, Veronica Nardulli\, Vincenzo Ingrascì. \nCURATELA microbo.net \n.\n\nLOCANDINA HD \n. URL:https://www.microbo.net/event/video02102016/ LOCATION:microLive @Circuiti Dinamici Milano\, via Giovanola 19/c - 21/c\, Milano\, 20142\, Italia CATEGORIES:ArtCafè,microLive,Wunderkammern effimere ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:https://www.microbo.net/wp-content/uploads/2016/09/Luca_Migliore.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20150427 DTEND;VALUE=DATE:20150528 DTSTAMP:20240507T231832 CREATED:20150426T220029Z LAST-MODIFIED:20150425T164910Z UID:5945-1430092800-1432771199@www.microbo.net SUMMARY:In Memory | #siamo all’ultimo respiro DESCRIPTION:Marco Bellomi\nValentina Carrera\nPaolo Chirco\nAlex Garelli\nMaria Antonella Mercati \n  \nmicroRoom \n \nIn Memory | #siamo all’ultimo respiro \nQuesta riflessione che cinque artisti propongono per il ciclo #inmemory – affinché il giorno della memoria non venga confinato in una zona del pensiero delimitata\, chiusa\, ma possa rappresentare qualcosa cui dedichiamo una riflessione con maggiore costanza è una mostra di assenze\, di tracce\, di fantasmi. E’ una mostra che mette in scena l’ultimo respiro\, ciò che rimane dello spazio\, del significato e persino del colore della speranza quando questa viene recisa. \nI toni sono necessariamente scuri\, a tratti velati\, spesso il colore è totalmente assente o viene sapientemente negato: il colore infatti rappresenta i desideri\, i sogni\, mentre in questo caso la storia ci parla di annichilamento\, di tristi ricordi\, di ciò che avrebbe potuto e dovuto essere e non è stato. \nMarco Bellomi propone due segni\, come graffette arrugginite. Ci lascia un dubbio: tengono assieme o sono destinate a rinchiudere? In ogni caso lasciano il proprio segno\, incidono\, graffiano non possono passare inosservate. E noi non possiamo restare indifferenti. Valentina Carrera ci accompagna in una sorta di visita guidata alla stanza di Anna e nel secondo Gulag: ciò che ovviamente ci colpisce è non solo l’assenza delle persone\, ma le tracce che hanno lasciato dietro di sé\, come le lascia non chi se ne va sapendo che non prevede di tornare\, ma come chi viene strappato ad un luogo\, cui non certo per propria volontà non potrà fare ritorno. Il termine di questo viaggio\, di questo strappo lo propone Alex Garelli\, con tre foto di grande poesia e di estrema efficacia\, che davvero mostrano – attraverso le ombre e le foto di chi vi è stato recluso o la sofferenza della rosa che muore nella neve\, tutto il senso di desolazione dei campi di sterminio. Il rapporto tra presenza e assenza\, così toccante\, così potente nel richiamare l’istante di passaggio tra libertà e prigionia emerge anche dal lavoro di Maria Antonietta Mercati\, dal suo fare apparire le figure tra le pagine della storia che ci racconta. Paolo Chirco\, infine\, affida a delle pagine dense di materia la sua riflessione: usa materiali poveri proprio per fare affiorare la mancanza\, l’annullamento di sogni e desideri\, per far trasparire dalle sue pagine la sensazione delle grida nel silenzo\, la sensazione davvero dell’ultimo respiro. \nAldo Torrebruno \n  \n  \nmicroRoom #siamo all’ultimo respiro è una serie speciale delle collettive microRoom\, legate all’iniziativa #InMemory che abbiamo realizzato per celebrare al meglio il giorno della memoria. Affinché non si tratti di qualcosa di episodico\, cui pensiamo una sola volta all’anno\, abbiamo selezionato alcuni dei lavori pervenuti e li abbiamo messi in dialogo realizzando queste collettive virtuali\, che ci accompagneranno\, ogni giorno 27\, per alcuni mesi. Perché ogni giorno è opportuno ricordare. \n  \n  \nmicroRoom #InMemory\nCuratela | Anna Epis e Aldo Torrebruno\nPresentazione | Aldo Torrebruno\nAllestimento 3D | Anna Epis\nMusica | Silent Cigada \n  \n  \n \n  \n  \nebook |  #inMemory 2015: libere riflessioni di 120 artisti e scrittori in occasione della Giornata della Memoria URL:https://www.microbo.net/event/in-memory-siamo-allultimo-respiro/ LOCATION:microRoom CATEGORIES:ArtCafè,Mostre microRoom ATTACH;FMTTYPE=image/png:https://www.microbo.net/wp-content/uploads/2015/03/Schermata-2015-03-21-alle-20.22.19.png END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20150127 DTEND;VALUE=DATE:20150211 DTSTAMP:20240507T231832 CREATED:20150126T230054Z LAST-MODIFIED:20150303T193652Z UID:5257-1422316800-1423612799@www.microbo.net SUMMARY:ArtCafè | IN MEMORY DESCRIPTION:IN MEMORY Libere riflessioni in occasione della Giornata della Memoria \nL’arte è la menzogna che ci permette di conoscere la verità.\nL’affermazione di Pablo Picasso ci rimanda ad una riflessione necessaria\,\nin relazione alla data del 27 gennaio\, la giornata della Memoria.\nAlla luce anche dei fatti accaduti in questo inizio d’anno\,\nl’artista ha l’obbligo morale di analizzare e raccontare la realtà\,\naffinché l’osservatore non cada negli stessi errori e orrori\ndella storia\, non dimentichi e non ripeta. \nARTISTI&SCRITTORI Alessadro Abbasciano\, Antonella Agnello\, Anna Agostini\, Domenica Alba\, Sabato Angiero\, Anna Argentino\, Antonella Aversa\, Rossella Avolio\, Martha Baggetta\, Loretta Bartoli\, Tiziana Bellanova\, Giuliana Bellini\, Marisa Bellini\, Marco Bellomi\, Carolina Benedetti\, Maria Berenato\, Chiara Bignardi\, Arseny Blinov\, Edoardo Boato\, Kika Bohr\, Maurizio Bondesan\, Ornella Bonomi\, Alessandro Bonora\, Elena Bottari\, Franco Bratta\, Alessia Brozzetti\, Gerardina Busillo\, Anna Rita Cacciatore\, Luisa Caeroni Lyuza\, Grazia Calabrò\, Silvia Calvi\, Carlo Cammarota\, Ermanno Campalani\, Lucilla Campioni\, Angela Caporaso\, Valentina Carrera\, Daniele Carlo Maria Casaburi\, Paolo Chirco\, Agata Chiusano\, Meri Ciuchi\, Gianni Colangelo Mad\, Stefania Colizzi\, Giuliana Consilvio\, Gianfranco Corona\, Laura Cristin\, Marius Cruceriu\, Antonio D’Agostino\, Rosanna Della Valle\, Anna Dell’Aversana e Vittorio Varavallo\, Cristina del Rosso\, Lorenza Di Gioia\, Fausta Dossi\, Anna Epis\, Fabrizio Fabbroni\, Armando Felpati\, Monica Ferro\, Annarita Fucilli\, Laura Gaddi\, Giuseppe Galante e Seo Cizmic\, Alex Garelli\, Marco Gemelli\, Fabrizio Gilardi\, Giuseppina Gravina\, Stefania Grazioli\, Stefania Guerra\,\, Rosy Imbrogno\, Milena Ingrascì\, Vincenzo Ingrascì\, Silvia Iuliucci\, Anastasia Langurova\, Francesco Lasalandra\, Elena Latini\, Emanuela La Torre\, Catia Maria Liani\, Lidia Licheri\, Flavio Lucchini\, Caterina Luciano\, Maria Grazia Lunghi\, Ippolita Luzzo\, Nadia Magnabosco\, Branko Makovic\, Tomaso Marcolla\, Michele Marrocu\, Vincenzo Matarazzo\, Elvira Vera Mauri\, Italo Medda\, Riccardo Melotti\, Maria Antonella Mercati\, Barbara Michelini\, Carla Montalto\, Edoardo Mulas\, Nicole Philippi Nicci\, Patrizia Nicolini\, Paolo Ollano\, Linda Paoli\, Claudio Parentela\, Valentina Pavone\, Michela Pedron\, Rudy Piccinni\, Giuseppina Pieragostini\, Valentina Ragozzino Ph.edra\, Armando Riva\, Jasmina Rojc\, Donatella Sarchini\, Francesco Scaffei\, Rosanna Schiavo\, Maria Sabina Segatori\, Domenico Severino\, Alberto Sipione\, Maria Vittoria Smaldone\, Alejandrina Solares\, Patsy Tang\, Serena Tani\, Mauro Tippolotti\, Elda Torres\, Roberta Toscano\, Giuseppe Valia\, Stefania Verderosa\, Giulia Veronese\, Paola Zorzi. \n  \n  \n\n \nebook | http://issuu.com/microbonet-artcafe/docs/2015inmemory \n \n \n  \n  \n  \nIN MEMORY \n\n\n\nArtcafé è la nuova idea di microbo.net: uno spazio virtuale di incontro e confronto aperto a tutti gli artisti in Rete. Artisti che si occupano di arti visive\, fotografia\, fumetto\, ma anche di poesia e di letteratura. Artcafé è il luogo ideale per discutere\, opponendo alla sterile litigiosità che spesso si trova in Rete la capacità di lasciar parlare la creatività: sono le opere di ciascun artista a parlare per lui\, a spiegare nella maniera migliore\, attraverso un discorso ricco e suggestivo\, il punto di vista che ognuno intende proporre sul tema trattato. \n\n\nArtcafé viene aperto per tre volte all’anno\, ogni volta con un tema diverso: vogliamo che sia uno spazio partecipato\, ma non inflazionato\, dove ognuno si senta libero di esprimersi e di osservare quanto realizzato dagli altri\, di incuriosirsi e al contempo saziare la nostra curiosità. In ogni occasione\, una giuria decreta un vincitore\, la cui opera diviene l’immagine di copertina\, ma i veri vincitori sono tutti coloro i quali alimentano con le loro opere la discussione\, le cui immagini rendono vivo il presente eBook e così facendo ci arricchiscono. \n\n\n\nPer questa prima edizione di Artcafé\, che abbiamo voluto collocare in corrispondenza con il 27 gennaio\, Giornata della Memoria\, abbiamo chiesto agli artisti di confrontarsi con un tema che ci sta particolarmente a cuore\, anche alla luce dei fatti che stanno segnando questo inizio d’anno\, e che in realtà\, a ben vedere segnano drammaticamente tutti gli anni. L’invito a partecipare parte da una citazione di Pablo Picasso: L’arte è la menzogna che ci permette di conoscere la verità. \n\n\nAbbiamo chiesto agli artisti di assumersi l’obbligo morale di analizzare e raccontare la realtà\,  anche per aiutarci a non cadere\, in una sorta di continuo ripetersi della storia\, nei medesimi errori\, per aiutarci a non dimenticare e quindi a non replicare l’orrore che ci sta alle spalle e che purtroppo vediamo costantemente riproporsi\, in forme diverse\, per scopi ed obiettivi nuovi\, o antichi come l’uomo stesso. \n\n\nLa risposta degli artisti è stata sorprendente in senso estensivo ed intensivo: in pochi giorni abbiamo raccolto più di 100 opere tra arti visive e brevi scritti o poesie\, che è possibile ammirare e leggere nelle pagine seguenti. Arduo è stato il lavoro della giuria\, chiamata a scegliere in una messe di lavori qualitativamente notevoli; alla fine l’onore della copertina è andato ad Antonella Aversa e alle sue tracce\, mentre il premio per il testo letterario spetta al componimento poetico di Elena Latini\, breve quanto denso di significati\, scandito da un’allitterazione che ci trasporta direttamente al centro di una scena\, che ci sembra di vivere in prima persona. \n\n\nLasciamoci trasportare da immagini e parole\, seguiamo il discorso che gli artisti intrecciano lungo le pagine del presente eBook e cerchiamo davvero di renderci conto dello straordinario valore della menzogna artistica\, capace di renderci maggiormente intellegibile la realtà. \n\n\n  \nGIURIA \n\n\nAlessandro Albertin\, fotografo \n\n\nBarbara Di Santo\, esperta di cultural heritage & technologies \n\n\nAnna Epis\, artista e cofondatrice di microbo.net \n\n\nAntonia Guglielmo\, architetto e critico d’arte \n\n\nBenedetta Marsigli\, esperta di nuovi media \n\n\nPiergiorgio Pardo\, cantante\, tastierista e fondatore degli Egokid \n\n\nAldo Torrebruno\, critico e cofondatore di microbo.net \n  \nWINNERS \n\n\nAntonella Aversa\nElena Latini \n\n  \nSEGNALATI \n\nEdoardo Boato\nMaria Vittoria Smaldone\nValentina Anna Carrera\nErmanno Campalani\nArseny Blinov\nGiulia Veronese\nFrancesco Scaffei \n\n  \n  \nGALLERY \nGli artisti e tutti i lavori di #inMemory 2015 \n  \nArtCafè è uno spazio virtuale d’incontro per Artisti\, Fotografi\, Fumettisti\, Scrittori\, ecc… \nArtCafè è aperto circa tre volte l’anno.\nPer partecipare: http://microbonet-artcafe.blogspot.it/p/regolamento.html URL:https://www.microbo.net/event/microbonet-artcafe-in-memory/ LOCATION:microbonet-ArtCafè CATEGORIES:ArtCafè ATTACH;FMTTYPE=image/png:https://www.microbo.net/wp-content/uploads/2015/01/aversa.png END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20130907 DTEND;VALUE=DATE:20131008 DTSTAMP:20240507T231832 CREATED:20141019T170302Z LAST-MODIFIED:20141019T170302Z UID:4014-1378512000-1381190399@www.microbo.net SUMMARY:Micro&book | Paolo Chirco DESCRIPTION:Paolo Chirco\nAforismi\nEBOOK | http://issuu.com/microbook/docs/paolochirco\nVIDEO | http://youtu.be/MHp__z0YIVk \n \nIl microebook che Paolo Chirco ci propone è una sorta di florilegio di aforismi visivi\, ovvero un modo per condensare in pochi elementi materici un messaggio\, una definizione\, una verità: non a caso Giovanni Papini sosteneva che un aforisma sia “…una verità detta in poche parole – epperò detta in modo da stupire più di una menzogna”.\nProprio nel rimandare ad altro\, nel suo modo di dire la verità attraverso sineddoche visuale il microebook di Chirco appare estremamente interessante\, grazie anche alla ripetizione di elementi semplici (i chiodi\, il colore rosso\, le corde) che rappresentano il linguaggio che viene piegato dall’artista al proprio scopo semantico: il medesimo segno assume infatti nelle diverse pagine significati differenti. E come spesso accade per alcuni grandi della letteratura e del pensiero autori di famosi aforismi (pensiamo a Oscar Wilde o a Friedrich Nietzsche) un aforisma riesce a dire in pochi segni ciò che altri non sanno dire in libri interi…\nAldo Torrebruno \n  \n\n \nmicro&book\nCuratela | Web&Multimedia | Anna Epis e Aldo Torrebruno | microbo.net\nmicro&book è una raccolta di libri d’artista\, che microbo.net occasionalmente espone in gallerie e spazi dedicati alle arti visive.\nGli oltre 150 libri d’artista che fanno parte della collezione sono sfogliabili online nella loro versione ebook\nINFO | ARTISTI PARTECIPANTI AL PROGETTO | MOSTRE REALIZZATE | https://www.microbo.net/microbook URL:https://www.microbo.net/event/microbook-paolo-chirco/ LOCATION:micro&book CATEGORIES:Micro&book ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:https://www.microbo.net/wp-content/uploads/2014/10/Paolo-Chirco.jpg END:VEVENT BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20130121 DTEND;VALUE=DATE:20130207 DTSTAMP:20240507T231832 CREATED:20141015T213506Z LAST-MODIFIED:20141019T120215Z UID:3924-1358726400-1360195199@www.microbo.net SUMMARY:Mostra | Time Machine DESCRIPTION:ARTISTI | Meral Ağar\, Marialuisa Angeletti\, Andreina Argiolas\, Cristina Cattaneo\, Paolo Chirco\, Fulvio Dot\, Matteo Emery\, Damiano Fasso\, Laura Ferrari\, Adrian Lis\, Framcesco Lussana\, Luna Miscuglio\, Ester Motta\, PI&CI | Cecilia Bossi e Paola Piatti\, Patrizia Rampazzo\, Ivana Riggi\, Rodolfo M. Rocca\, Agata Ivana Sorgi\, Antonio Villa. \nLa mostra si inserisce nell’iniziativa\nGLI ORIZZONTI DEL LOGOS\nIl presente progetto è stato finanziato con il contributo della Regione Lombardia \nCURATELA | Anna Epis e Aldo Torrebruno | microbo.net\nPRESENTAZIONE | Emanuela Caputo\, Antonia Guglielmo\, Aldo Torrebruno | microbo.net\nALLESTIMENTO | Lorenzo Argentino | Circuiti Dinamici\nWEB&MULTIMEDIA | Anna Epis e Aldo Torrebruno | microbo.net\nVideopodcast | http://youtu.be/Ie32hOWLWnQ\nCOMUNICAZIONE | Emanuela Caputo | microbo.net \nebook | http://issuu.com/microbo/docs/timemachine2013\nCatalogo in mostra \n  \n\n \n  \n  \nIl tempo\, concetto filosofico e scientifico che ha ispirato la collettiva “Time Machine”\, viene analizzato nel corso dei secoli assumendo sfumature sempre differenti. I suoi tratti legati al movimento e alla sua percezione attraverso il corpo sono una costante\, soprattutto in epoca moderna. Sulla linea di Heidegger\, Merleau-Ponty\, celebre filosofo contemporaneo che prendiamo ad esempio delle attuali tendenze\, finisce addirittura per accantonare la concezione “cronometrica del tempo”. Egli afferma che il tempo non è quello a cui facciamo riferimento nel quotidiano. Questo tempo\, da Aristotele in poi\, si riferisce al movimento e alla durata e può essere misurato e quantificato. Dal punto di vista cronometrico il 3 viene prima del 5 ma entrambi sono situati nel tempo e lo presuppongono e dunque non colgono l’essenza originaria del tempo che\, come aveva affermato Einstein\, non esiste in sé ma in rapporto agli eventi che vi si svolgono. Capovolgendo la celebre metafora del fiume di Eraclito\, il tempo\, secondo Merleau-Ponty\, non sarebbe unidirezionale e dipenderebbe sempre dalla constatazione da parte di un osservatore. Il tempo sarebbe quindi legato all’idea freudiana dell’inconscio e di un passato “indistruttibile” e “atemporale” che continuerebbe ad agire e a modificare il presente. Il tempo dunque non è unidirezionale\, il passato può continuare a vivere nel presente\, può farsi presente rivelandosi per la prima volta. L’essenza\, il senso\, nella riflessione di Merleau Ponty trova concretezza nella dimensione artistica che è comunque soggetta all’inafferrabilità del tempo.\nAnna Epis e Aldo Torrebruno \n  \nGli artisti della collettiva “Time Machine”\, testimoni inconsapevoli del pensiero contemporaneo\, danno un’interpretazione soggettiva del tempo facendo riaffiorare nell’opera i suoi tratti di “precario equilibrio” e l’idea di un’indiscussa continuità fra presente e passato tramandata silenziosamente da più di un secolo di psicanalisi. Il legame col corpo\, per molti scarnificato dai media\, è comunque imprescindibile (laddove il corpo-uomo scompare c’è il corpo-macchina). Esso riaffiora nella varietà dei punti di vista\, nella memoria e soprattutto nell’ardita necessità di fissare il tempo in attimi perfettamente riconoscibili\, nei “flash” di una macchina fotografica\, nella concretezza dei materiali scelti. La corsa inesorabile del tempo genera\, come agli albori\, il timore della caducità e trova consolazione nell’idea di una ciclicità mutuata dal pensiero orientale che si aggrappa al perpetuo ritorno delle stagioni. Nell’epoca contemporanea il tempo e lo spazio si trasformano\, si sovrappongono\, si contraggono fino ad annullarsi nell’etere. Il mondo del web ha eliminato il concetto di distanza liberando il tempo in una nuova dimensione: il tempo della connessione. Esso può subire delle interruzioni che lo fissano nel mondo reale lasciando comunque una traccia che permane nella memoria umana e in quella del proprio pc.\nEmanuela Caputo \n  \n“Sicuramente l’uomo occidentale moderno\, cartesiano\, evolutivo\, lineare\, mancante e perciò ansioso\, paranoide e controllante\, sta cercando\, spinto dal suo stesso inconscio\, l’altra dimensione: l’Essere\, la Vita\, il Soggetto immortale\, che\, di era in era\, semplicemente gioca cambiando i suoi abiti ed i suoi scenari” (Ada Cortese).\nCambiando abiti e scenari gli artisti Time Machine allestiscono la propria idea di tempo\, dando un input del tutto personale all’interpretazione di questo soggetto.\nDelineando il fatto che il tempo occupa un posto centrale sia nella descrizione fisica del mondo esterno sia nella nostra esperienza interna\, ma nonostante l’analisi lineare e cartesiana\, di ognuno di essi\, malgrado i progressi scientifici del nostro secolo che ne danno spiegazioni\, i rapporti tra il tempo della fisica e quello della nostra esperienza rimangono un profondo mistero.\nIn incipit lo rappresentiamo fondamentalmente come una successione di esperienze caratterizzate dalla continuità\, una continuità che sembrerebbe imporcisi con una forza che esclude ogni nostro intervento attivo. Ma analizzando più in profondità la questione\, ci rendiamo conto che esiste una specifica capacità del soggetto conoscente\, ovvero quella di sintetizzare in un’unica presenza eventi successivi: “è proprio quel vivere un evento nel presente in base sia alle nostre aspettative che a tali esperienze già avute” (Dorato\, 1997) che consente una sintesi tra le tre dimensioni del tempo.\nIn Time Machine il momento è inteso come processo “dinamico”\, rispetto al quale esistono distintamente passato\, presente e futuro\, come una retta sulla quale scorre un punto indivisibile\, il presente che separa irreversibilmente il passato\, da cui si allontana\, dal futuro\, verso cui avanza. Diversamente lo si può intendere come ciò che governa le relazioni di successione determinate da prima e poi\, come processo “quasi statico”\, grazie al quale è possibile localizzare e fissare un’unica “finestra temporale” eventi appartenenti a istanti precedenti e successivi rispetto al tempo di immediato riferimento\, in modo tale che questi eventi non siano visti fluire\, quanto piuttosto coesistere rispetto a un unico orizzonte temporale\, il presente che si dilata nel passato mediante il ricordo e nell’avvenire mediante l’attesa.\nFissare un dato attimo contingente nel componimento artistico è un ripescare un back up temporaneo cristallizzato sull’hardware per ridargli realtà-verità non lasciandolo nelle infinite possibilità di non vissuto.\nAntonia Guglielmo\n“Nel nostro io c’è successione senza esteriorità reciproca\, fuori dell’io esteriorità reciproca senza successione”.\nCosì scriveva Henry Bergson\, opponendo il tempo della durata\, soggettivo\, misterioso\, in cui un’ora può sembrare infinita o passare in un attimo\, a quello misurabile\, preciso\, asettico\, spazializzato della scienza e dei suoi orologi.\nAnche gli artisti che si sono misurati con questo tema per la collettiva Time Machine sembrano concordare con il filosofo francese\, confermandoci che l’arte sa offrire uno sguardo altro sulla realtà\, lontano dalla verità e vicino piuttosto ad emozione e sentimento. Non a caso\, nessuno degli artisti propone una visione lineare\, scandita\, rigorosa\, ticchettante del tempo: tutti si interrogano piuttosto sulla ricorsività\, sulla spirale\, sul ritorcersi su sé stesso\, e propongono una visione del tempo sempre capace di tornare sui propri passi\, tutt’altro che ineluttabile e definitivo. Si indaga così quel particolare rapporto tra uomo e tempo che è la memoria\, ma anche il modo in cui il corpo (umano\, ma non solo) interagisce col tempo e con lo spazio\, sia scrutando verso il futuro\, sia guardandosi alle spalle: ma come accennato\, non emerge una direzione chiara e distinta che frapponga questi due momenti temporali\, quanto piuttosto una serie di connessioni\, di legami\, che vedono nella circolarità la propria caratteristica.\nMolti degli artisti\, però\, confrontano direttamente la propria visione e il proprio tempo con quello della macchina\, che si affianca e fa da controcanto a tutta la collettiva: macchina che propone invece una visione precisa\, puntuale\, con una direzione ben definita imposta al proprio movimento (anche quando questo sembra non avere senso) e che per generare oggetti determinati genera al contempo scarti\, che rappresentano dei negativi della propria produzione. Macchina che ha uno scopo\, che persegue linearmente. Macchina che\, in questa nostra epoca in cui tutto lascia traccia\, ci ricorda anche che – seppure sia sempre possibile tornare indietro con un ctrl+z – non si può riottenere tabula rasa dove un segno è stato tracciato\, dove in qualche misura si è interagito.\nIn questo tempo e in questo spazio che lo sguardo modella\, l’artista lascia (o ha lasciato) tracce del proprio passaggio\, si inserisce nella trama spazio-temporale rimandando a sé stesso e a noi\, che siamo così chiamati ad inserirci in questo continuum\, a tornare su noi stessi\, a chiederci se ciò che è stato sarà ancora\, e se ciò che sarà non sia per caso già stato…accettando che ciascuno dei diciannove artisti ci proponga la propria durata\, adattandoci\, incuriositi\, al ritmo di ognuno.\nAldo Torrebruno URL:https://www.microbo.net/event/mostra-time-machine/ LOCATION:Circuiti Dinamici\, via Giovanola 21/c\, Milano\, 20142\, Italia ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:https://www.microbo.net/wp-content/uploads/simple_photo_gallery/1/image004.jpg END:VEVENT END:VCALENDAR