BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-// - ECPv6.0.4//NONSGML v1.0//EN CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-ORIGINAL-URL:https://www.microbo.net X-WR-CALDESC:Eventi per REFRESH-INTERVAL;VALUE=DURATION:PT1H X-Robots-Tag:noindex X-PUBLISHED-TTL:PT1H BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome BEGIN:DAYLIGHT TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST DTSTART:20180325T010000 END:DAYLIGHT BEGIN:STANDARD TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 TZNAME:CET DTSTART:20181028T010000 END:STANDARD END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT DTSTART;VALUE=DATE:20181007 DTEND;VALUE=DATE:20181021 DTSTAMP:20240518T205551 CREATED:20180919T220057Z LAST-MODIFIED:20180929T193353Z UID:11362-1538870400-1540079999@www.microbo.net SUMMARY:Cecilia Canzian | Nadia Zoller DESCRIPTION:  \n  \nCecilia Canzian\n \n\nNadia Zoller\n \nInni urbani. Verso la periferia\n\n\n\n\nGli Inni urbani. Verso la periferia delle due fotografe e architetti Cecilia Canzian e Nadia Zoller rivelano da un lato visioni d’insieme della città\, nelle sue zone periferiche\, dall’altro muovono verso il particolare\, andando a stringere rispetto alla prima visione e rivelando dettagli spesso inattesi\, aggiungendo un tocco a volte scanzonato\, a volte ritmico\, a volte di vita quotidiana. In ogni caso ciò che emerge in maniera prepotente dalle immagini è una mancanza\, che ovviamente si tramuta in presenza grazie al continuo rimandare: ovvero quella di chi la città e la periferia la abita\, le persone. Nelle foto di Cecilia Canzian in realtà troviamo un paio di presenze\, ma si tratta sempre o di qualcuno che sfugge\, come nel caso della bicicletta\, o di qualcuno che si cela\, come nel caso dell’automobile\, che ci permette di intra-vedere un occupante. In linea generale però\, si tratta di mostrare spazi adibiti all’utilizzo umano\, più che persone che ne fruiscono. Questo rimandare all’uomo senza mostrarlo esplicitamente trova ulteriore conferma nelle foto di Nadia Zoller: da un lato abbiamo delle metafore giocose\, come nella foto dei nani\, dall’altro possiamo avere o un ordine che non può che essere stato dato da mano umana oppure ancora il rimando alla quotidianità dei servizi e degli spazi (i contatori del gas\, la finestra che qualcuno ha chiuso\, da cui qualcuno si affaccerà?) o infine dal rimando più esplicito e al contempo concettuale: il nome sulla casella della posta\, nome che definisce e nominando crea\, che consente di integrarci e renderci reperibili nel contesto che abitiamo\, che permette all’altro di cercarci e entrare in contatto con noi. \nAd una seconda occhiata\, poi\, emerge anche la volontà delle due fotografe di rendere evidente l’operazione di personalizzazione\, di fuga dall’omologazione alienante\, rischio sempre concreto nelle realtà periferiche\, caratterizzate dalla modularità identica a sé stessa. Proprio per uscire da tale rischio\, per rendere lo spazio il proprio spazio e non una semplice istanza di un medesimo concetto\, chi abita inserisce il proprio tocco\, sia esso una briciola di follia (biancaneve e i nani)\, il nome che rende la casella postale non più una delle caselle ma la propria casella o ancora la simmetria imperfetta dei contatori del gas\, non esattamente allineati e quindi perfettibili (come l’uomo). \nUna visione della periferia che parla di noi mostrandoci pochissimo\, fatta di tracce sottili che inneggiano a chi la abita. \nAldo Torrebruno \n  \nCecilia Canzian e Nadia Zoller definiscono così il loro progetto “Inni urbani. Verso la periferia si configura come una esposizione bipersonale\, e consiste nel confronto tra due punti di vista diversi\, nel narrare un breve diario di viaggio nella città\, in quelle realtà su cui spesso non ci si sofferma.  Le opere fotografiche di Cecilia Canzian riconducono a visioni di insieme e complesse\, quelle di Nadia Zoller colgono e si soffermano sul dettaglio. Il generale si confronta con il particolare arrivando a rappresentare gli Inni urbani\, in una ottica che riconduce alla nostra contemporaneità urbana\, fatta di contraddizioni\, di periferie\, di luoghi umani di una bellezza nascosta e recondita\, di linee\, di luci e ombre delicate\, marcate\, statiche o mobili”. \n\n\n\n\n  \n\n\n\n\nCecilia Canzian e Nadia Zoller sono due architetti che da sempre lavorano nell’ambito della progettazione e della riqualificazione urbana: consapevoli degli spazi come forme di ideazione del vivere quotidiano\, mettono al centro del proprio lavoro la persona con le proprie esigenze specifiche. \n\n\n\n\n  \nWunderkammern effimere\nCuratela | Anna Epis e Aldo Torrebruno\nPresentazione | Aldo Torrebruno\nAllestimento | Anna Epis e Lorenzo Argentino\nPartners | microbo.net | Circuiti Dinamici Milano \n  URL:https://www.microbo.net/event/cecilia-canzian-nadia-zoller/ LOCATION:microLive @Circuiti Dinamici Milano\, via Giovanola 19/c - 21/c\, Milano\, 20142\, Italia CATEGORIES:microLive,Wunderkammern effimere ATTACH;FMTTYPE=image/jpeg:https://www.microbo.net/wp-content/uploads/2018/07/Zoller.-Biancaneve.jpg END:VEVENT END:VCALENDAR