03.04.2020
Così l’artista presenta il proprio lavoro:
<< Life is always full of surprises even good or bad, but than we again come back to truth, suddenly when we don’t expect that we are a very small creatures of nature. We use to hurry in our consumer dreams but this moments show us what is really important in life. We all know true that but we forget it and we really don’t care how to deeply take care of something more important in our life. We are again learning from the begining. We still need balance between dreams and our possibilities. We have to care more, to think more, to feel more our surrounding not just to pass through moments >>
<< La vita è sempre piena di sorprese anche buone o cattive, ma poi torniamo di nuovo alla verità, all’improvviso quando non ci aspettiamo di essere una piccola creatura della natura. Ci affrettiamo nei sogni dei nostri consumatori, ma questi momenti ci mostrano ciò che è veramente importante nella vita. Sappiamo tutti che è vero, ma lo dimentichiamo e non ci interessa davvero come prenderci cura profondamente di qualcosa di più importante nella nostra vita. Stiamo di nuovo imparando dall’inizio. Abbiamo ancora bisogno di un equilibrio tra i sogni e le nostre possibilità. Dobbiamo preoccuparci di più, pensare di più, sentire di più ciò che ci circonda non solo per passare momenti >>
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La velocità con cui il tempo scorre per ciascuno di noi, che ovviamente è un concetto diverso dal matematico scorrere dei secondi che si succedono uno uguale all’altro, richiama la differenza tra tempo e durata, di bergsoniana memoria. Da un lato infatti abbiamo il tempo della scienza, osservabile, misurabile, analitico, certo, ma anche asettico nel suo succedersi concatenato; dall’altro quel coacervo di sensazioni e stati mentali, che ognuno di noi vive non in maniera sequenziale e matematicamente scomponibile, ma come un continuo fluire, sulla cui velocità percepita è enorme l’influsso dello stato psichico di ciascuno. Lo stesso evento, che il tempo misura come identico, può avere durata estremamente differente per ciascun essere umano che abbia occasione di viverlo: a volte pochi minuti sembrano un’eternità che non vuole saperne di passare e il tempo sembra letteralmente sospeso, altre volte intere ore volano via, senza che ne abbiamo percezione, convinti che siano passati pochi attimi. Ognuno di noi ha avuto esperienza di questa differenza, che rappresenta uno dei grandi misteri dell’uomo e della sua mente: il tempo che cerchiamo costantemente di ingannare finisce sempre per ingannare noi, allontanandosi praticamente sempre, nella percezione di ognuno, dal semplice dato misurabile. Bergson concludeva che la durata è l’unico tempo che esiste per ciascuno di noi: sicuramente è l’unico che possiamo percepire direttamente, per il quale non abbiamo bisogno di astrazione – come invece accade col tempo della scienza – per misurare ogni singolo attimo.
Curatela
Anna Epis e Aldo Torrebruno
microbo.net